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Un anno finisce, un anno comincia

Tra pochi giorni finisce un anno (e che anno!) e ne inizia uno nuovo. Questo passaggio sarà impercettibile: non possiamo distinguere esattamente la fine del 2020 e l’inizio del 2021. Come Sant’Agostino, collocare temporalmente la giornata del 31 Dicembre non sarà di certo semplice: è essa ricordovisione, o attesa? Le tre dimensioni del tempo sono inscindibili. Nel Libro XI delle Confessioni si legge:

“Due, dunque, di questi tempi, il passato ed il futuro, non esistono, dal momento che il primo non è più, il secondo non è ancora? E quanto al presente, se fosse sempre presente, senza tradursi in passato, non sarebbe più tempo, ma eternità”

Nella mitologia greca, Crono, figlio della Madre Terra Gaia e di Urano, sposò sua sorella Rea. Ma era stato profetizzato sia dalla Madre Terra, sia da Urano morente, che uno dei figli di Crono l’avrebbe detronizzato. Ogni anno, dunque, egli divorava i figli generati da Rea: prima Estia, poi Demetra ed Era, poi Ade ed infine Poseidone. Rea, furibonda, partorì Zeus, il suo terzo figlio maschio e lo nascose dall’ansia divoratrice di Crono. Il tempo divora ogni cosa! Abbiamo fretta di sbarazzarci di un anno difficile e, come ingenui esploratori, ci auguriamo di trovare una sorte più benevola per viaggiare con più serenità. Ma non sappiamo cosa potrà accadere. I pronostici di Capodanno sono, di solito, aspettative tranquillizzanti, rassicurazioni di cui abbiamo bisogno per esorcizzare la paura che ci assale di fronte al pensiero dell’assolutamente nuovo, dell’incontrollabile, dell’imprevedibile. Non sappiamo quanto tempo abbiamo ancora ma sappiamo che il tempo deve essere amministrato con sapienza.

Buon anno, buoni mesi e buoni giorni!

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