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Scientismo e religione dell’Umanità

Il viaggio interstellare alla ricerca di un pianeta in cui far sopravvivere il genere umano è sicuramente il tema principale di Interstellar, il film di Nolan che ha ridato vita al genere fantascientifico, spesso inflazionato da pellicole di bassa qualità. La storia racconta anche il dramma dell’uomo tecnologico, capace di fare molto ma perdendo la sua umanità. I crimini disseminati nel film rivelano che, alla base dell’azione morale, c’è sempre una visione antropologica che si ribalta inevitabilmente nella ricerca di un significato trascendente, nella ricerca di Dio: “Siamo diventati una generazione di guardiani – dice un personaggio del film – che si è dimenticata di far parte di una stirpe di esploratori e pionieri! Un tempo, per la meraviglia, alzavamo lo sguardo al cielo, sentendoci parte del firmamento. Ora, invece, lo abbassiamo, preoccupati di far parte del mare di fango che ci sta sommergendo“. Probabilmente il fango sta salendo.

L’ateismo filosofico è fondato prevalentemente su un’idea di uomo come essere autosufficiente e autoreferenziale, uomo capace di di sostituirsi a Dio (Feuerbach). La sola presenza di Dio rappresenterebbe un fattore limitante per la libertà umana, posta in un posizione periferica rispetto alla sua agognata centralità e indipendenza. Con l’ateismo scientista, i mirabolanti risultati della scienza moderna costituiscono il pretesto naturalistico per negare Dio come ipotesi non necessaria o addirittura contraddittoria rispetto alle conoscenze scientifiche. Con la teoria darwiniana dell’evoluzione delle specie si afferma l’assoluta marginalità dell’Homo sapiens nel contesto degli esseri viventi. L’elemento che accomuna entrambe queste due forme di ateismo è il rifiuto della trascendenza e quindi di ogni teoria dualistica spirito-materia: c’è un solo mondo reale ed è quello del materialismo. Nel XIX secolo le due correnti filosofiche maggiormente intrise di materialismo sono il marxismo e il positivismo. Il padre del positivismo è Auguste Comte, discepolo di Saint Simon e iniziatore della sociologia come fisica sociale.

Il pensiero di Comte è oggi estremamente attuale, in quanto in esso ritroviamo il nucleo teoretico più sistematico e logico su cui si basano alcune soluzioni date al problema umano nella società contemporanea. Lo scopo principale del pensiero di Comte è l’edificazione di un nuovo e stabile ordine sociale, efficiente, funzionale. Una civiltà ingegnerizzata. Per quanto riguarda il problema religioso, Comte non si affida all’ateismo come Marx. Per il padre del positivismo, l’agnosticismo è l’unica risposta plausibile: il problema di Dio è insolubile. Una volta eliminata la dimensione delle domande ultime e assolute, tutto si riduce al “relativo”, al “contingente”, al “misurabile”. Comte non si limita ad escludere Dio, ma tenta anche di sostituirlo in modo da eliminarlo totalmente dalla scena del mondo. 

Si distrugge infatti solo quello che si sostituisce… Seguendo questa massima, tanto ben detta che pensata, bisogna dunque sostituire il cattolicesimo con una vera religione, sotto pena di veder prolungare indefinitamente la sua ignobile caducità.

Comte, Lettere

Dio non ha più posto nello stadio positivo, oggettivo, scientifico teorizzato da Comte. Dio deve essere sostituito con l’Umanità

il solo vero grande Essere, di cui noi siamo consciamente i membri necessari

Comte, Sistema di politica positiva

La “religione dell’Umanità” diventa la vera religione positiva, l’unica capace di prendere il posto del cattolicesimo. Al pari della religione cattolica, il positivismo avrà il suo culto, i suoi dogmi, le sue cerimonie, le sue “consacrazioni” o “sacramenti sociali” con cui santificare “tutte le fasi attuali della vita privata, connettendole sistematicamente alla vita pubblica” (Catechismo positivista).

L’Umanità sarà il “Grande Essere”, lo spazio il “Grand’Ambiente” e la terra il “Gran Feticcio”: in ciò consisterà la trinità della religione positiva. Saranno costruiti templi laici (istituti scientifici) e un papa positivo eserciterà la sua autorità su coloro che si occuperanno dello sviluppo delle industrie e dell’utilizzazione pratica delle scoperte. Nella società positiva la donna diventerà la custode e la fonte della vita sentimentale dell’Umanità. La società sarà retta dai sacerdoti laici che dovranno un’obbedienza assoluta al “Gran Sacerdote”, “organo supremo dell’Umanità”, sia nell’azione, sia nel pensiero che nel cuore. Sulla base di questa sequela i sacerdoti positivisti si costituiranno come classe intellettuale, incaricata di pensare per tutti gli altri uomini.

La fede, cioè la disposizione a credere spontaneamente, senza previa dimostrazione, ai dogmi proclamati da un’autorità competente, è una verità fondamentale, base immutabile e necessaria dell’ordine sociale…

Comte, Sistema di politica positiva.

Con l’avvento di questa religione dell’Umanità, Dio finirà nei libri di storia o nei libri di fiabe. Prima di costruire questo mondo ideale, Comte è ben cosciente di dover lottare per la sua realizzazione e così si rivolge ai suoi adepti, invitandoli ad impossessarsi dei ruoli chiave della società:

Impadronitevi del mondo sociale, poiché esso vi appartiene, non già sulla base di qualche diritto, ma secondo un dovere evidente, fondato sulla vostra attitudine esclusiva a ben dirigerlo, sia come consiglieri speculativi, sia come comandanti attivi. Non bisogna dissimulare che i servitori dell’Umanità oggi finiscono per eliminare radicalmente i servitori di Dio da ogni posto direttivo degli affari pubblici, come incapaci di prenderne un sufficiente interesse e di comprenderli realmente…

(Comte, Lettere inedite a C. Blignieres).

Il fango sta salendo.

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