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La porta dell’inferno

Il 15 Ottobre sarà una data storica per l’Italia, oltre l’introduzione dell’obbligo del green pass lavorativo, si aprirà la porta dell’inferno di Rodin presso il Quirinale. Quest’opera richiama i tormenti delle anime imprigionate nella dannazione eterna senza possibilità di redenzione. Come mai tale iniziativa in concomitanza con una fase politica così delicata?

Rudolf Otto ha indagato il concetto di sacro chiarendo alcuni punti imprescindibili come la correlazione tra il sacro e il bene morale. Una cosa è sacra quando possiede un rapporto con il divino. Ma non è detto che il sacro implichi necessariamente il bene morale. Alla base di questa distinzione si trova lo studio di Otto in cui ha distinto gli elementi razionali e irrazionali presenti nel sacro: Otto utilizza il termine numinoso per «indicare il sacro meno il suo momento etico e […] soprattutto meno il momento razionale» . Con il termine numinoso si intende la complessità dell’evento religioso nel cui interno non risiedono solamente aspetti razionali ma, soprattutto, elementi irrazionali, non riducibili e non derivabili da altri principi. Il numinoso si presenta in un duplice modo: è mysterium tremendum, uno stato in cui l’uomo è intimorito di fronte alla realtà incontrollabile, e, parimenti, fascinans, cioè uno stato di attrazione e desiderio caratterizzato dall’esaltazione.

Secondo Rudolf Otto il sacro è diventato buono nel momento in cui ha perduto il tremendum, il sentimento di sottomesso timore di fronte al Totalmente Altro. Se da un lato la religione si è semplificata razionalizzandosi, dall’altro ha smarrito la parte numinosa dell’irrazionale e il buono morale è diventato il suo inequivocabile marchio di fabbrica. Se la religione non mantiene vivi contemporaneamente gli aspetti razionali e irrazionali del sacro, finisce per diventare superstizione (se viene meno la parte razionale) o razionalismo teista (se manca la parte irrazionale). Alla base del discorso del sacro c’è la struttura antropologica, il modo in cui l’uomo intende la realtà: secondo Otto l’uomo è fondamentalmente un animale religioso che ricerca il sacro anche al di fuori delle religioni tradizionali. In altre parole non esistono persone atee ma persone diversamente religiose: un ateo che vive per fare soldi è sostanzialmente un uomo che rivolge al benessere economico le sue suppliche, i suoi voti, i suoi sacrifici. Ciascun uomo porta con sé un bisogno di sacro che ai suoi occhi deve apparire comunque buono. Il buono morale è il certificato di garanzia della validità di un sistema di credenze, a prescindere dalla sua autenticità e credibilità. Se eleviamo il buono a religione, finiremo per costruire una credenza in cui le persone finiranno, in modo implicito, a professare una fede.

Durante il nazismo si sviluppò una religione politica, legata al mondo esoterico delle SS. Spesso si ha l’abitudine di pensare ai nazisti come fredde macchine della morte: in realtà all’interno del mondo tedesco degli anni trenta si recuperarono elementi pagani e ancestrali in funzione ideologica e anticristiana. Il simbolismo runico dei nazisti, particolarmente celebrato nelle migliori famiglie ariane, era un formidabile sostegno all’attesa messianica di un nuovo ed eterno reich. La maggior parte delle famiglie appartenenti alle SS lasciò la religione cristiana per praticare un nuovo culto religioso. In primavera, quando il sole raggiungeva il suo oriente astrale, si festeggiava l’Ostara Fest con una ritualità simile alla Pasqua. In maggio, c’era la festa del lavoro e della terra, la Maien Zeit, in cui le SS dovevano trascorrere molto tempo all’aperto in compagnia di altre famiglie ariane. Venivano allestite cerimonie danzanti sul prato a cui le ragazze partecipavano vestite di bianco e tra loro veniva eletta la più bella, la reginetta di Maggio. Durante il mese di novembre, si dava importanza al ricordo dei progenitori deceduti. Le SS tiravano fuori dai cassetti foto, quadri e raffigurazioni e raccontavano dei parenti non più in vita ai vicini di casa e agli amici. Tutto ciò avveniva senza sconforto o eccessiva malinconia, perché nella natura a ogni lutto si collegava una nascita. Gli stessi nomi dei giorni della settimana e dei mesi erano ispirati alla tradizione germanica. All’interno della cristiana Germania era cresciuto la pianta della religione nazista che si sovrapponeva ad alcune credenze tradizionali. alterando in sostanza il messaggio evangelico. Molti pastori e sacerdoti non capirono nulla o appoggiarono vigliaccamente questi nuovi culti pagani, forti del potere ricevuto e dei benefici concessi.

La porta dell’inferno si apre il 15 Ottobre ma occorre ricordare la promessa che Gesù ha fatto alla Chiesa: non praevalebunt. Per quanto le porte degli inferi saranno spalancate, i nemici non vinceranno.

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