Il nichilismo è lo svuotamento del reale. La filosofia, l’arte, l’educazione, la fede si sono svuotate. La vita non appare più nel suo pieno ma nel suo vuoto: manca la voglia, manca il tempo, manca il senso delle cose. Non c’è più Dio, non c’è più l’uomo. Morte di Dio, morte dell’uomo. Non soltanto è venuto a mancare il Dio della fede, manca uno scopo, manca un perché. La dimensione verticale è stata riassorbita da quella orizzontale. Manca la prospettiva del vero, del bello e del bene. Abbiamo sviluppato una grammatica del come ma abbiamo smarrito la domanda fondamentale. L’Occidente sta tramontando dietro ad un sole che corre verso un eterno precipitare. Come recuperare il senso dell’essere? Come oltrepassare il grande salto annunciato da Nietzsche? Mitopoiesi come arte del saper vivere. Mitopoiesi come recupero dell’ascolto, della parola e della visione. Dagli antichi possiamo recuperare un approccio alla vita più creativo. Un passaggio dalla logica della tecnica alla sapienza della vita. Mito del progresso? Mito del ritorno. Sentinella quanto resta della notte?
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